Le aziende della seconda moglie del Cavaliere sono in difficoltà e necessiterebbero di un aiutino: riceverà qualcosa dal testamento?
La morte di Silvio Berlusconi è avvenuta più di due settimane fa, il 12 giugno per l’esattezza, e da allora uno dei temi più discussi è stato quello del suo testamento. Tanto, infatti, l’interesse dell’opinione pubblica su come verrà spartito il gigantesco patrimonio del Cavaliere, diviso fra ville di lusso, Mediaset ed ingenti quantità di risparmi.
E chissà se una fetta dell’eredità andrà anche a Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, la seconda moglie di Silvio Berlusconi, anche perché, come riporta Il Messaggero, la sua azienda è in perdita e ha bisogno di liquidi per ripianare i debiti.
Lo stato dell’azienda
Veronica Lario detiene il 100% della Ippocampo Srl, società che gestisce palestre in cui ha recentemente acquistato anche le quote di Alessandro Antonioli e Roberto Ronchi. L’attrice, secondo il Messaggero, “in tutte le società dove è coinvolta deve mettere mano al portafoglio per coprire le perdite“.
Il quotidiano romano, in possesso di alcune carte segrete, ricorda che Ippocampo ha “chiuso il bilancio 2021 con una perdita di 172.968 euro mentre la situazione patrimoniale registra una perdita di 60 mila euro“. Nei documenti resi pubblici dal Messaggero si legge che “le risultanze economiche sono principalmente legate alla fase di start-up della società cui si sono aggiunte le difficoltà legate all’emergenza sanitaria che hanno condizionato le iscrizione alla palestra“.